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Visualizzazione dei post da 2013

Il Golia attende...

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Un paio di anni fa mi sono tornati alla mente dei ricordi di un film che avevo visto da bambino, e che mi aveva colpito molto. Nei racconti, libri film o fumetti, mi piacciono molto le situazioni nelle quali per qualche motivo, i protagonisti si trovano costretti a vivere in una situazione di gruppo, senza contatti con l'esterno (illustrissimo esempio, uno per tutti: i Langolieri di Stephen King). E' proporio riflettendo su situazioni di questo tipo che mi sono ricordato di questo film, visto molti anni fa, nel quale (SPOILER) una nave, il Golia appunto, affonda (forse a seguito di un attacco militare), portandosi appresso moltissimi passeggeri, che miracolosamente sopravvivono negli abissi grazie al fatto che all'interno della nave si sono formate delle zone asciutte, nelle quali è rimasta aria. Negli anni, all'interno della nave si è formata una gerarchia di comando, che è riuscita a garantire la sopravvivenza di tutti, tenendo salve le zone asciutte, e riforne

Orval!

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Premetto che la Orval è una delle mie birre preferite. Mi fa letteralmente impazzire, e non credo quindi di essere in grado di giudicarla in modo imparziale. In questo caso sicuramente non l'ho fatto! Copio incollo la recensione che ho fatto su un sito specializzato, bevendone una mentre la scrivevo: "Bere una birra, gustare una leggenda, una storia, una religione. Le radici dell’Europa nella birra migliore che si possa bere. Delle sapienti mani confezionano questa poesia liquida che dall’arcadia belga porta in Paradiso. Meditate gente, meditate! basta con le ciance, bevetevi una Orval;  Scheda Tecnica: il colore e’ di un biondo ambrato torbido. La schiuma, copiosissima, diventa pannosa e solida, e si aggrappa con passione al vetro del bicchiere. Il profumo di erbe selvatiche luppolose si diffonde nell’aria fin da subito il gusto e’ uno spettacolo che guida le pupille nell’iperuranio. Io la preferisco da giovane. ma e’ reliogione... e anche invecchiata e

Airpod

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Ho avuto il mio primo computer quando avevo sei anni. Si trattava di un PC 128 S della Olivetti. Assieme al PC, nel pacchetto di vendita, era inclusa una enciclopedia universale della Mondadori, e una bellissima "Enciclopedia della Scienza e della Tecnica". Si tratta di una serie di volumi con articoli di vario tipo ma tutti a carattere scientifico, che rivista con gli occhi da adulto, coperta da un paio di decenni di polvere, somiglia forse più ai vecchi libretti della serie Urania (benedetti siano), che a una vera opera scientifica. Fra quelle pagine ho perso giornate intere della mia giovinezza, a guardare quelle sagome di omini futuri che passeggiavano in enormi città lunari nel 2025 o giù di li, poste nella metà oscura del nostro satellite, illuminate da fari incredibilmente potenti, tanto da sembrare la luce di un sole benevolo, uniforme e salvifico. Ovviamente alcuni di questi diafani pronipoti (non miei, ma di qualcun'altro... ero troppo piccolo per immagin

Una birra al P3Brewing - deponete la vanga e sostenete questo Microbirrificio!

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Mentre tutti d’estate cercano in Sardegna luoghi di interesse turistico e spiagge per VIPS, decido di visitare uno dei nuovi luoghi di culto per tutti gli amanti della birra: il birrificio artigianale P3Brewing. Logo del Birrificio Ho la fortuna di conoscere Giacomo (il birrario) da molti anni, per comuni frequentazioni in alcune associazioni isolane di homebrewers… anche se mettere me e Giacomo nella stessa categoria (gli homebrewers appunto) è una specie di sacrilegio. Del mitico P3 infatti a Sassari, ma più in generale in Sardegna, giravano leggende incontrollate sulla bontà delle sue birre homebrewed dai nomi sempre particolari (ricordo la mitica "Breghedebrè", o la "Pa lu viaggiu", che chiudeva le serate alcooliche nella sua cantinetta).  Quando ho finalmente avuto la possibilità di bere queste delizie fatte in casa ho capito che la fama che precedeva Giacomo era assolutamente meritata. In ogni modo, con un ritardo mostruoso sul suo invito

Il mio Thè

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Il thè è una bevanda che ho imparato ad apprezzare negli anni. Una delle prime cose che ho imparato sul the è il fatto che non necessariamente deve essere bevuto a colazione.  Da bambino infatti credevo che l'umanità si dividesse in due grandi categorie: quelli che fanno colazione col latte (con i sottogeneri latte e nesquik, latte e caffè) e quelli che fanno colazione col thè. Non era ipotizzabile un bambino che facesse colazione col caffè, neppure "tagliato" col latte. Personalmente facevo, ma posso dire che faccio ancora, parte della prima categoria.  Poi però crescendo ho appreso che il the veniva bevuto in diversi modi e in diversi orari. Mi colpì in particolare la possibilità di berlo col latte (!) e non solo con limone e zucchero come avevo sempre immaginato. Dai tempi dell'assolutismo a colazione sono passati molti anni. Nel frattempo, pur continuando a far parte dell'insieme delle persone che fanno colazione col latte, ho incrementato la quantità

Kéfir - Nuova bevanda globale

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Leggendo su Wikipedia possiamo vedere che "Il kefìr (anche chefir , kefir o kefyr ) è una bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici ottenuta dalla fermentazione del latte." Si tratta di una bevanda semiliquida che da qualche mese è entrata a far parte della mia dieta.  In pratica si tratta di una specie di yogurt liquido, vagamente acidulo, che ricorda quello fatto in casa. Non so neppure se da qualche parte venga venduto il prodotto già finito, so per certo che in alcuni supermercati si trovano dei grani dai quali far partire la fermentazione (ma che qualcuno mi dice non siano uguali a quelli diffusi nel mercato clandestino dei prestiti interfamiliari).  A me è stato regalato da parte di una persona alla quale prima di me era stato donato, ultimi anelli di una catena di S.Antonio mondiale che pare sia partita dall'Anatolia o giù di li. Di fatto si tratta di una bevanda che pur essendo tendenzialmente open source è diventata una bevanda globale al pari

Sidi Bou Said - Cafè des Nattes

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Sono stato a Sidi Bou Said. è un luogo magnifico. Bianco, celeste e mediterraneo. In salita, col sudore per salire, e in discesa con la felicità di esserci stato.  Rilassante e godibile, domina un bellissimo angolo di mare "Troverete un bar con una grande scalinata, che è molto frequentato dai giovani e dagli artisti" (cit.). La scalinata è ampia e porta in un locale morbido e rilassante, con mille stuoie e mille colori, fumoso di narghilè che durano troppo poco, profumato di the alla menta incredibilmente caldo, con pinoli galleggianti. Un esperienza che consiglio e che mi paicerebbe ripetere!