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Machu Picchu

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È notte fonda quando suona la sveglia. Non sono passate che poche ore da quando ci siamo fermati a cenare, subito dopo aver preso possesso della stanza d'hotel (peraltro bellissima, molto moderna e davvero attenta sui messaggi ambientalisti... complimenti!) al termine del percorso in treno, e aver bevuto l'ennesimo Pisco Sour di questo viaggio. La regola principale della giornata del Machu Picchu è questa: occorre alzarsi prestissimo... e non sarà mai presto abbastanza! Alle tre del mattino (o giù di li) ci incamminiamo  verso la via da dove si prendono i pulmini verdi che ci condurranno alla città perduta... e la fila è già lunghissima! Stipati a fianco al marciapiede, centinaia di ragazzi e ragazze, di uomini, donne e bambini, sotto una sottile pioggerella, attendono che la catena di bus inizi a muoversi verso la ripida montagna. Incuranti di questa ordinata umanità, gli addetti ai trasporti iniziano le manovre, sfiorando coi loro specchietti centinaia di teste ancor