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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Viaggio in Perù: inizia la salita

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Ripartiamo dalla bellissima Arequipa di buon mattino, prendendo una strada che ci porterà verso la parte fisicamente più impegnativa del viaggio.  Si va verso le montagne e i vulcani che hanno segnato la storia, il fisico e la teologia degli antichi abitanti del Perù. Chilometro dopo chilometro l'ossigeno diminuisce e l'altitudine si impenna. Il paesaggio intorno a noi si trasfigura, diventa brullo ma bellissimo.  Sembra di galleggiare in una bolla d'aria schiacciati tra una terra coperta di erba gialla e un cielo che si abbassa sempre più regalando scorci di pura bellezza. Il tetto del Perù è li a portata di mano, le nuvole sono basse sulle nostre teste che diventano sempre più pesanti. Il fisico non è abituato a una tale scaristà di ossigeno, si fatica coprire distanze minime anche a passo lento. Una sosta per vedere le prime vigogne che pascolano placide in questo paradiso giallo o per una "sosta idraulica" serve per abituarsi al passaggio dal pianeta t

Australia: io ci provo!

Per la prima volta partecipo ad un concorso per cercare di vincere un viaggio. Mi date una mano? Potete votarmi? Seguite il link! https://www.nataleinaustralia.it/profile.php?iduser=2417 Grazie!

Arequipa!

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Ci sono alcune città tra quelle che ho visitato durante i miei viaggi che mi sono rimaste nel cuore più di altre, che hanno un'anima e che ad ogni sguardo comunicano una storia, un sentimento, un emozione. Arequipa è chiaramente una di queste. Arriviamo ad Arequipa in notturna, dopo un viaggio siderale da Paracas, durato circa 12 ore (quanto il viaggio aereo da Madrid a Lima per intenderci...) nelle quali abbiamo attraversato delle peruviane lande desolate ma affascinanti.  Il primo impatto con una città in questi casi è spesso quello giusto: dei musicisti suonano per strada, un folto gruppo di ragazzi sparsi lungo una bella via li ascolta, e una ragazza accenna qualche passo di danza. Arequipa mi ha lasciato questo ricordo. Una città giovane, musicale, alternativa e orgogliosa. Il primo vero incontro con la città ovviamente avviene la mattina seguente, perché dopo tante ore di pullman l'unica idea è quella di rilassarsi in camera. Il nostro hotel affaccia sulla piazza

Nazca - Da Martin Mystere alla realtà (triste ma bella!)

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Per anni ho letto fumetti che parlavano di Nazca, visto documentari più o meno scientifici o misteriosi che sovrapponevano ipotesi su ipotesi riguardo queste linee tracciate nel terreno... e finalmente mi trovo sulla lingua di asfalto antistante il piccolo aeroporto, sperando che il vento si calmi su questa pianura brulla e rossastra.  Sembra di stare su un altro pianeta, mentre aspettiamo per tutto il pomeriggio una risposta che sappiamo già essere negativa. Di fatto quasi tutti i pomeriggi il vento aumenta e rende impossibile il sorvolo delle linee. Ci riproviamo con maggior successo il mattino seguente. nel frattempo però effettuiamo la "pesata". I passeggeri infatti vengono sistemati in aerei da 4 o 12 posti a seconda del peso. Tutti hanno il posto sul finestrino, per poter godere dello spettacolo delle linee. A digiuno, come da consiglio (preziosissimo!) delle guide, 120 dollari alla mano (questo è il prezzo del sorvolo), saliamo su un piccolo aeroplano armati di