La mattinata inizia con una passeggiata verso il molo dell'hotel, popolato da uccelli che sembrano volersi mettere in posa per le foto... sono bellissimi e non hanno nessun timore di noi turisti armati con macchine fotografiche più o meno grandi (io ho una compatta Canon piccola e comodissima). Partiamo con la prospettiva di vedere solo un breve tratto di mare. Il terremoto che ha interessato il Perù pochi giorni prima del nostro arrivo ha costretto le autorità a imporre una limitazione alla navigazione che purtroppo interessa le famose isole Ballestas. Accettiamo questa scelta che tutela la nostra sicurezza con non poco dispiacere.
Poco distanti dal molo andiamo a vedere delle belle insenature dove nidificano i flamingos (fenicotteri), attorniati da moltissime altre specie. Davvero un bello spettacolo!
Procedendo lungo costa vediamo poi la prima traccia delle antiche civiltà peruviane: il famoso Candelabro.
Si tratta di una figura tracciata sul fianco di una brulla collina che degrada verso il mare, parente in qualche modo delle linee di Nazca. Di fatto, palesemente, non è un candelabro, quanto piuttosto il disegno di un cactus da mescalina enorme... che abbiano censurato un messaggio diverso chiamandolo in un modo più accettabile per la morale europea? Non lo so. Di certo è una traccia storica che affascina e intriga. Specie se paragonata allo scempio di linee tracciate da un gruppo di maleducati con dei quod nella collina immediatamente a fianco. Cosa certamente più censurabile della rappresentazione di un cactus San Pedro!
Scattate le foto proseguiamo per vedere i leoni marini... li vediamo a media distanza, anche se un cucciolo si avvicina coraggiosamente alla nostra imbarcazione regalandoci uno spettacolo di piroette.
Quando ci apprestiamo a ritornare, arriva una inaspettata chiamata: le isole sono di nuovo visitabili!!
Ogni descrizione delle Ballestas non renderà l'emozione di esserci stati. Alcune immagini possono rendere l'idea di queste isole coperte dì guano, prigione per molti lavoratori che si sono addirittura suicidati lanciandosi sulle rocce piuttosto che continuare a stare qui, ma stupende per l'incredibile numero di uccelli assiepati in ogni spigolo di roccia, e sorvegliate dai leoni marini che ci scrutano con attento disinteresse.
Una esperienza magnifica!
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