31 dicembre a Cracovia

Orfani dei voli Ryanair da Alghero, per la prima volta proviamo la partenza da Cagliari con il vettore low cost. Abbiamo già sperimentato la partenza da Elmas per un viaggio in Marocco. Stavolta ci poniamo però il problema di trovare parcheggio in una data così particolare. Ci saranno posti al multipiano dello scalo aereo? decidiamo di non fidarci, e dopo un lungo viaggio nella notte della SS131 lasciamo la macchina al parking go (il servizio pare buono, si  trova vicinissimo all'aeroporto e il personale è cordialissimo) e ci facciamo accompagnare in aeroporto.
L'aereo  pienissimo, e il volo dura circa due ore e mezza, durante le quali le hostess e gli steward fanno i loro 10000 passi cercando di vendere di tutto: panini caldi, bibite fresche, profumi e gratta e vinci.
Finito il campionario atterriamo nell'aeroporto di Cracovia. La giornata è fredda, ma a primo impatto devo ammettere che mi aspettavo di peggio (non sempre le prime impressioni sono quelle giuste...). 
Ci dirigiamo verso l'albergo con un bel pullman, attraversando la città. Mi piace. È fatta di mattoni marroni, neri o rossi e ha dei bei tetti a spiovente alti, studiati per far scivolare la neve. 

L'hotel Maksymilian
Tutte le scritte nella attività richiamano un passato indefinito tra il milleottocento e il millenovecento... in effetti credo che il regime abbia cristallizzato l'evoluzione grafica delle insegne per moltissimi anni. Questa cosa però arricchisce la bellezza della città con un fascino retrò che le si addice molto.
Dopo aver lasciato i bagagli in albergo andiamo verso una piazza attigua a quella principale della città per pranzare (sono le due del pomeriggio), e ci ritroviamo in un bel locale con dei sottopiani molto carino, caldo e accogliente. 
Mangiamo del formaggio affumicato con della marmellata su un letto di insalata, dei ravioli ripieni di verdure, formaggio e carne (i famosi pierogi), e una torta di mele che non fa particolare successo presso i commensali. Bevo una buona birra che mi rincuora.


Una buona birra rilassante

Quella specie di frittella marrone è un medaglione di formaggio con sopra la marmellata


i famosi Pierogi (si legge Pieroghi)

Fuori ho preso un po' di freddo, ma niente a paragone della passeggiata che stiamo per fare!
Ci dirigiamo infatti verso la piazza principale è sta già calando il buio su Cracovia (e non sono neppure le 16:00!). La temperatura crolla, e il doversi fermare per seguire le spiegazioni mi gela il sangue nelle vene. Visitiamo la corte del castello in un clima da lupi. L'inverno è arrivato!! Anche uno Stark avrebbe qualche difficoltà a stare qui a sentire le spiegazioni sulla Dama con l'Ermellino...

La bella piazza principale

pompa per l'acqua... ghiacciata!

Il Castello

Una veduta della città col lungofiume

Al ritorno piuttosto che col pullman preferiamo fare una passeggiata nonostante il freddo, e ci immergiamo nella vita di Cracovia. Noto però poca gente per strada... mi pare strano.
Quasi tutti quelli che vedo stanno entrando o uscendo da un "alcohole" (si tratta di negozietti dei quali la città è disseminata, aperti h 24, che vendono ogni tipo di alcolico) per acquistare spumanti o vodka.

Un alcohole per uomini d'onore, vicino all'albergo

Dopo il cenone (tempi lunghissimi tra le pietanze... e per lunghissimi intendo anche 30 minuti... niente però che scoraggi la mia voracità!) torniamo in piazza. La città si è magicamente rianimata. Le vie sono affollatissime, la parte centrale della piazza, dove si svolge un concerto di una cantante pop locale è a pagamento, e la evitiamo accuratamente più per il genere musicale che per il prezzo (peraltro ignoto). Notiamo subito che la percentuale di ubriachi è altissima. Per ubriachi intendo ragazzi e ragazze che non si reggono in piedi e cadono come birilli nella notte di Grande Inverno. Sono talmente ubriachi da girare in gonne minimali e magliettina dove io camminerei con le ciaspole. A mezzanotte c'è un bello spettacolo pirotecnico che rianima gli zombies in un caloroso abbraccio di buon augurio. 
Superata questa fase, vinti dal gelo artico, torniamo in hotel. Siamo svegli dalle 4 del mattino precedente!


Anticpasto di Salmone e... cipolle!


La mia ultima birra. Per il 2016, of course!

Insalata, fagottino di patate e filetto di maiale. Un must per il cenone 2016!


Torta!

Note a margine: il vino di Cracovia è buono, quasi inaspettatamente. Mi aspettavo un vinaccio leggero e inutile, e invece devo consigliarlo. La cucina è molto "cicciona", ma con queste temperature mi pare davvero il minimo 😀. Di certo non si addice a chi non ama i cibi grassi o le cipolle, che sono presenti quasi ovunque.
La gente è cordiale ma questi polacchi, se vengono contraddetti, si incazzano maledettamente.

Consigli utili: Per chi non lo sapesse (io l'ho scoperto qualche giorno prima di partire), in Polonia non c'è l'euro. La moneta locale sono gli Zloty, anche se l'euro viene normalmente accettato, anche se in quel caso bisogna stare attenti al resto che viene restituito spesso in moneta locale con tutti i dubbi che rimangono. Per il  cambio, che si può fare in ogni luogo della città (i cambiamonete sono davvero ovunque) ma è preferibile cercare nelle vie che conducono alla piazza, evitando accuratamente i bancomat e i cambi all'aeroporto.

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