Valle Sacra - Road to Aguas Calientes
Una delle giornate più soddisfacenti dell'intero viaggio in Perù è stata senza dubbio questa che vi racconterò con poche parole e molte foto.
Ormai assuefatti alla carenza di ossigeno, superato il soroche (malessere da altura, come lo chiamano i peruviani) ci alziamo presto (tanto per cambiare) e ripartiamo dal nostro magnifico hotel sull'ansa del fiume, per andare a visitare un bellissimo insediamento che sovrasta degli incredibili terrazzamenti: Pisac!
Si tratta di un villaggio fatto di pietra, che domina un sistema di vallate, e dal quale si gode di una vista incredibile su terrazzamenti ancora oggi perfetti.
In questo dedalo di scalini e stradine mi perdo correndo (finalmente!) da una stanza all'altra, per godere dei magnifici scorci che questa valle, fortunata oltre che sacra, ci propone in una giornata di sole splendente.
Lasciato questo bellissimo sito archeologico, mentre alcuni compagni di viaggio si fermano ad ammirare i gioielli in alcuni negozietti, noi ci lasciamo attirare da un forno che serve delle specialità locali, le empanadas (buonissime! nonostante sia primo mattino divoro a volontà!), e ci immergiamo nel locale mercatino. I colori, i profumi (è spesso gli odori) ci avvolgono rendendo magica questa passeggiata.
Terrazzamenti perfetti dopo molti secoli |
Classica finestrella antisismica peruviana |
stradine interne al villaggio abbandonato |
dietro l'angolo una piazzetta invasa dal sole! |
le scalinate conducono a improvvisi ingressi |
le mura esterne al villaggio |
terrazzamenti concentrici |
Lasciato questo bellissimo sito archeologico, mentre alcuni compagni di viaggio si fermano ad ammirare i gioielli in alcuni negozietti, noi ci lasciamo attirare da un forno che serve delle specialità locali, le empanadas (buonissime! nonostante sia primo mattino divoro a volontà!), e ci immergiamo nel locale mercatino. I colori, i profumi (è spesso gli odori) ci avvolgono rendendo magica questa passeggiata.
la creatrice della buonissime empanadas |
il mercatino |
lo scolo dell'acqua con la testa di serpente |
il costume tipico, in versione classica e... in versione Punk! |
Andiamo poi a vedere altri incredibili segni della civiltà Inca: resti incredibili, che lasciano a bocca aperta.
In particolare tra gli altri Ollantaytambo. Nella spianata ai piedi di un numero indeterminato di gradini soffia un vento incredibile, che solleva tantissima polvere. Imperterriti seguiamo la guida che ci illustra i riti che avvenivano nei pressi delle fontane e dei rivoli che scorrono tuttora.
Il sito ha poi un fascino particolare per quanto si vede nella montagna di fronte: un profilo umano, palesemente artificiale, è perfettamente inserito nel fianco della montagna, poco sotto una struttura molto strana che risulta essere... un frigo! Sfruttando questo terribile vento, si faceva in modo che l'aria entrasse dentro questo struttura per conservare le derrate alimentari.
Contro il consiglio della logica sedentaria, decidiamo di salire i gradini, facendo le dovuto pause (se non erro siamo anche qui a 3800 metri, come i tutti gli altri "Tambo") per poter ammirare i lastroni di pietra perfettamente levigati che dominano (alcuni ormai sdraiati... a causa dei conquistadores spagnoli) la collina che ospita il sito archeologico.
Terminata la visita, vi rechiamo alla vicina stazione, per prendere il treno che ci condurrà verso Aguascalientes, e una delle tappe più incredibili di questo viaggio: il Macchu Picchu
In particolare tra gli altri Ollantaytambo. Nella spianata ai piedi di un numero indeterminato di gradini soffia un vento incredibile, che solleva tantissima polvere. Imperterriti seguiamo la guida che ci illustra i riti che avvenivano nei pressi delle fontane e dei rivoli che scorrono tuttora.
Il sito ha poi un fascino particolare per quanto si vede nella montagna di fronte: un profilo umano, palesemente artificiale, è perfettamente inserito nel fianco della montagna, poco sotto una struttura molto strana che risulta essere... un frigo! Sfruttando questo terribile vento, si faceva in modo che l'aria entrasse dentro questo struttura per conservare le derrate alimentari.
Contro il consiglio della logica sedentaria, decidiamo di salire i gradini, facendo le dovuto pause (se non erro siamo anche qui a 3800 metri, come i tutti gli altri "Tambo") per poter ammirare i lastroni di pietra perfettamente levigati che dominano (alcuni ormai sdraiati... a causa dei conquistadores spagnoli) la collina che ospita il sito archeologico.
la montagna che sta di fronte al sito archeologico |
zoom sul volto nella roccia |
una scalinata... impervia |
una delle fonti sacre |
da qui, messere, si domina la valle |
Terminata la visita, vi rechiamo alla vicina stazione, per prendere il treno che ci condurrà verso Aguascalientes, e una delle tappe più incredibili di questo viaggio: il Macchu Picchu
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