Un paio di anni fa mi sono tornati alla mente dei ricordi di un film che avevo visto da bambino, e che mi aveva colpito molto. Nei racconti, libri film o fumetti, mi piacciono molto le situazioni nelle quali per qualche motivo, i protagonisti si trovano costretti a vivere in una situazione di gruppo, senza contatti con l'esterno (illustrissimo esempio, uno per tutti: i Langolieri di Stephen King). E' proporio riflettendo su situazioni di questo tipo che mi sono ricordato di questo film, visto molti anni fa, nel quale (SPOILER) una nave, il Golia appunto, affonda (forse a seguito di un attacco militare), portandosi appresso moltissimi passeggeri, che miracolosamente sopravvivono negli abissi grazie al fatto che all'interno della nave si sono formate delle zone asciutte, nelle quali è rimasta aria. Negli anni, all'interno della nave si è formata una gerarchia di comando, che è riuscita a garantire la sopravvivenza di tutti, tenendo salve le zone asciutte, e riforne
Ci sono delle pietanze che fanno della semplicità la loro forza. In realtà moltissimi piatti sardi hanno tra le loro caratteristiche principali l'essenzialità. Forse i dolci sono l'eccezione che conferma questa regola, essendo spesso di fattura molto elaborata, e quasi sempre lavorati quasi come ricami. Uno dei "piatti" che preferisco in assoluto, e che fanno parte dell'elenco di piatti da assaggiare obbligatoriamente se si viene a Sorso, è senza dubbio lu cuggoni. La ricetta è semplice: si prende un tondu , un pane tipico di Sorso (SS), e lo si svuota della mollica. Per il ripieno niente di più semplice: pomodori tagliato a pezzi, fatti insaporire con sale, olio e aglio. La nota più esotica concessa è il basilico 😜 (anche se ho sentito di versioni addirittura col pomodoro cotto...). Prima di servire, attendere che i succhi dei pomodori e l'olio ammorbidiscano la crosta esterna del pane, tanto coriacea quanto saporita. Il gusto sarà sublime!
Non so se la visita di questa vallata e dei suoi monumenti sia o meno inclusa nei classici tour dell'India, ma so per certo che visitare questo luogo, e vedere queste figure scolpite nella roccia è stato certamente uno dei momenti più belli della mia esperienza indiana . Dopo aver visitato il forte di Gwalior ci siamo spostati a piedi verso una discesa abbastanza lunga. I due bordi della vallata, sono stati lavorati e scavati per ricavare queste statue enormi e le nicchie che li ospitano. L'impatto emotivo è davvero grande, anche perché non possono che venire alla mente i fatti del 2001, quando i talebani, accecati dalla loro stupidità, decisero di distruggere le antiche statue di Buddha lungo la via della seta a Bamiyan. Queste figure che vivono nella roccia, trasmettono una incredibile sensazione di tranquillità e di saggezza immutabile. Il rumore delle acque che sgocciolano dalla parte alta della roccia, verso i piedi delle statue, rende l'atmosfera ancora
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